Utilizzare il gomasio al posto del sale è un’utile strategia per cominciare a lavorare sulla minor assunzione di sodio nella dieta che, in eccesso, può causare notevoli problemi alla nostra salute.
Il problema del troppo sale
Ridurre del 30% il consumo di sale entro il 2025 è uno dei nove obiettivi strategici del Piano d’Azione globale 2013-2020 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili (“Global action plan for the prevention and control of NCDs 2013-2020”).
Non ce ne rendiamo conto ma assumiamo troppo sale (oltre il 5% raccomandato come massimo giornaliero) perchè presente in qualsiasi cibo confezionato (sia esso salato o dolce: le merendine confezionate ne contengono moltissimo), negli insaccati, nei formaggi, nelle salse e nei prodotti di gastronomia. Non bastasse questo, a tavola se ne fa un uso sconsiderato arrivando ad aggiungerlo alle pietanze per abitudine, senza neppure più assaggiarle. E tutto ciò accade nonostante tutti gli studi siano concordi sul fatto che esista una relazione tra il consumo di questo ‘non alimento’ e l’insorgenza di patologie in primis l’ipertensione, le malattie cardiovascolari e anche il cancro allo stomaco!
Perché usare il gomasio
Riducendo il sale è possibile innanzitutto guadagnarci in salute e scoprire sapori e sfumature degli alimenti apparentemente impercettibili prima.
L’uso in cucina del gomasio ha quindi questo scopo: si tratta di un “condialimento” giapponese formato da Goma (sesamo) e Shio (sale) ricco di vitamine, grassi insaturi, sali minerali e proteine. Il gomasio è inoltre un’importante fonte di fosforo, potassio e calcio, minerale quest’ultimo utile tra le tante cose per la salute delle ossa e per la prevenzione dell’osteoporosi.
Per preparare questo condimento in casa occorrono soltanto due ingredienti, neanche troppo costosi, ovvero: i semi di sesamo biologici e il sale (iodato o integrale) in proporzione 1 a 10, cioè per ogni cucchiaino di sale, dieci di sesamo tostato, fino ad un massimo di 1 a 20 per chi gradisce un sapore meno salato e più aromatico.
Come preparare il gomasio
- Lavate sotto l’acqua i semi di sesamo e fateli poi asciugare su un tagliere. I semi di sesamo saranno asciutti quando non si attaccheranno alle dita!
- Procedete quindi alla tostatura usando una padella antiaderente su una fiamma medio/alta facendo attenzione che non brucino
- Una volta raffreddati passateli nel mixer o in alternativa in un macina-caffè (se avete un mortaio meglio ancora!)
- Aggiungete poi il sale integrale e macinate nuovamente.
Una volta pronto conservate il gomasio in frigorifero in un barattolo ben chiuso e consumarlo entro al massimo 15 giorni.
Fonte:
Avete mai provato il gomasio? Se lo assaggiate fatemelo sapere 🙂
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